GOALS: avvicinare i giovani all’arte, sfidare la movida gallipolina.
Il sole cala. Le ombre dei ragazzi si allungano a formare un codice a barre umano e mobile. Alla consolle Danilo. Al suo fianco Gigi e Max, i due vocalist della discoteca più trendy dItalia. Sotto, sulla sabbia, il pubblico abbronzato e scatenato segue le istruzioni. MichelangeloPistoletto sta per arrivare. È in preparazione una performance collettiva, in discoteca, al beach party, il 43di agosto (dice Gigi). Chiunque potrà prendere parte alla costruzione del simbolo del Terzo Paradiso.Gli animi si scaldano. Sirena. L’arte entra in discoteca e sulla spiaggia. Il Maestro arriva, giacca nera e panama bianco. È a fianco di Max che lo intervista come una rock star.“Il primo paradiso – dice – era quello nel quale l’uomo era in armonia con la natura, quando eravamo dentro alla mela. Poi l’abbiamo morsa e abbiamo generato il secondo paradiso: quello artificiale che sta divorando la mela. Adesso integriamo i due paradisi nel cerchio centrale aggiunto al simbolo dell’infinito e costruiamolo insieme”.
Intanto Gigi, Raffaela e io tracciamo i cerchi sulla sabbia lungo i quali il pubblico sta per prendere posto. Orione ci guarda dall’alto anche se non è ancora notte. Antonio escogita come storicizzare la performance. Il pubblico vuole essere parte della costruzione umana del simbolo. Ora, tra bagnanti tatuati e con gli occhiali a specchio serpeggia un’attenzione diversa.