GOALS: giornata di riflessione sulla sostenibilità ambientale.
I FERITORI
L’Accademia di Belle Arti di Brera presenterà il giorno 19 dicembre 2014 a studenti e visitatori, una installazione di Gloria Veronica Lavagnini che vuole aiutare a non dimenticare le alluvioni della città di Genova degli ultimi 60 anni.
Il titolo dell’opera, I Feritori, è un richiamo al nome del fiume più grande, e dunque dannoso, della città, oggi conosciuto come Bisagno ma chiamato in passato Il Feritore. La scelta del plurale vuole sottolineare come ogni fiume possa trasformarsi in un “portatore di ferita”, causando vittime, disastri ambientali ed economici in presenza di un’edificazione selvaggia.
Il lavoro, in tutte le sue parti costituito da fango, non conserva solo il ricordo e la denuncia dei fatti, ma invita ad una presa di coscienza immediata che porti ad una proiezione futura, “guarita”.
PUT YOUR TRASH ON MY SHOULDERS
Nello stesso giorno si terrà un incontro aperto a tutti gli studenti e coordinato da Katia D. Greco, in vista di Expo 2015, per avviare una riflessione rapporto tra cibo e plastica e di come questa finisca con diventare cibo e veleno per gli oceani e la sua fauna.
Si partirà con la proiezione di “La chant de la Styrene” un cortometraggio sulle meraviglie della plastica commissionato in Francia alla fine degli anni ’50 da La Pechiney, ad Alain Reisnais che realizzò il lavoro con le musiche di Pierre Barbaud, l’inventore della musica algoritmica, e il testo di Raymond Queneau, tradotto in Italia da Italo Calvino nei primi anni 80. Il sentimento di stupore e meraviglia scompare nel documentario realizzato nel 2010 “Bag it, is your life too plastic?” che illustra gli effetti dei sacchetti e di altra merce di consumo di plastica sugli ecosistemi terrestri, l’ambiente marino e il corpo umano.