Tra il 17 e il 19 maggio 2017 si è tenuto a Milano, presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera un evento che ha coinvolto un centinaio di partecipanti, per tematiche che spaziano dall’alimentazione all’educazione fino alla rigenerazione urbana. Stiamo parlando del Quinto Forum Rebirth – la Mela Reintegrata, organizzato da Cittadellarte. Anche la NABA – Nuova Accademia di belle arti ha ospitato la kermesse, nella giornata di chiusura di venerdì 19 maggio. Ma che cos’è il Forum Rebirth? È un incontro, non solo fisico ma anche mentale, che ha visto riunirsi a Milano soggetti di ambiti lavorativi molto diversi tra loro. Una delle caratteristiche principali dell’iniziativa è stata la concretezza: i partecipanti, infatti, non si sono limitati a illustrare delle idee legate agli ambiti dell’iniziativa, ma hanno cercato gli ingredienti per vederle realizzate. Gli obbiettivi principali erano condividere esperienze e porre le basi per realizzare progetti sociali sostenibili, focalizzandosi su tematiche quali innovazione, cibo, rigenerazione degli spazi e arte.
La domanda sulla quale ruotava il primo giorno di Forum era: “Come realizzare la pratica demopratica?”
I partecipanti hanno lavorato alla questione sedendosi sulle tavole rotonde, nelle quali si dibatteva di demopraxia. Gli astanti erano coordinati da un facilitatore, che ha avuto il compito di ordinare le idee e gli interventi. Oltre ad amministrare i dialoghi, i facilitatori hanno preso nota di tutte le considerazioni più significative e, successivamente, le hanno presentate agli altri “responsabili” dei tavoli. Si sono creati, così, tanti piccoli mondi, dove ognuno ha saputo portare il proprio contributo interfacciandosi con gli altri.
Il secondo giorno si sono affrontate quattro macro-tematiche: educazione, lavoro, relazione e abitazione. Nei tavoli di lavoro i partecipanti hanno studiato come realizzare un macro-progetto selezionato dai presenti. Tra le varie proposte emerse durante i tavoli di lavoro, il progetto delle “stazioni creative”è stato quello più votato. Si tratta di sviluppare iniziative localizzate e intergenerazionale, che lavorino sull’educazione e la creatività per la trasformazione sociale.
Michelangelo Pistoletto riassume il senso del Forum: “Vogliamo portare una nuova visione e una nuova attività che unisca la capacità spirituale, come dinamica del pensiero, e la capacità politica dell’arte, come strumento in grado di favorire la realizzazione di una nuova società”. L’artista biellese è intervenuto su molte tematiche, spaziando in tanti macro-argomenti, tanti quanti erano oggetto e soggetto della kermesse. Ha specificato il significato della parola demopraxia, che è stata una delle tematiche portanti del Forum. Ha parlato anche del fare politica, dell’educazione, della sfera sociale e culturale. Il maestro biellese ha più volte scambiato opinioni sulle riflessioni degli altri relatori presenti.
Paolo Naldini ha chiuso il Forum Rebirth affermando: “Tutti i gruppi hanno lavorato con efficacia per rispondere alla domanda: ‘Come armonizziamo le azioni e come individuiamo un calendario di lavoro, un referente e giorno in cui ritrovarsi? ‘. La risposta al quesito – spiega – serviva a colmare lo spazio vuoto tra chi ci governa e noi stessi”. Il direttore di Cittadellarte ha continuato: “Per quanto concerne la stazione creativa, è già in programma un appuntamento per agire nuovamente, quindi il tavolo di lavoro continuerà. Dobbiamo imparare e insegnarci, credo che i forum stessi – conclude – con la loro implicazione pratica, siano luoghi in cui si fa esperienza di apprendimento e insegnamento, dove i progetti che ne scaturiscono potrebbero essere delle materie. Siamo sulla strada giusta, arrivare all’obiettivo non è facile, ogni viaggio ha gli ostacoli, ma siamo nel percorso corretto”.